Nuova Revisione 2018: da maggio i chilometri sono sul libretto

29 Maggio 2018

Scattano le nuove regole previste dalla direttiva UE, atte a tutelare i consumatori contro i casi di frode nella compravendita di veicoli usati.

Dal 20 maggio, l’Italia, infatti, deve adeguare la normativa sulle revisioni in ottemperanza alla direttiva UE n. 2014/45. In occasione della revisione periodica dei veicoli, oltre alla fustella adesiva applicata sulla carta di circolazione, sarà rilasciato un certificato di revisione, il verbale di controllo contenente i risultati dell’operazione. Il documento, infatti, oltre a contenere il numero di targa e di telaio, il luogo e la data della verifica tecnica, la categoria del veicolo, il nome del centro che ha effettuato la verifica, e la data entro la quale dovrà essere effettuata la revisione successiva, riporterà le carenze individuate e il loro livello: lievi, gravi e pericolose.

La novità è l’attestazione della percorrenza rilevata dall’operatore sul contachilometri.

L’obiettivo del nuovo certificato di revisione, è limitare le frodi nazionali ed europee, sul chilometraggio delle auto e dei veicoli in generale.

Al fine quindi di evitare le truffe dei chilometri falsi, ossia, abbassati per far alzare il prezzo dell’auto così da lucrare sui malcapitati, diventa obbligatorio annotare il chilometraggio del veicolo nel certificato di revisione, e i dati in esso riportati confluiranno anche nel Documento Unico del veicolo, che a sua volta sarà caricato online sul Portale dell’Automobilista, ed in questo modo per gli ispettori, sarà subito possibile sapere i chilometri reali dell’auto in vendita o che è stata venduta e acquistata.

Nulla cambia, invece, né sulla frequenza delle revisioni (la prima dopo quattro anni dall’immatricolazione, entro la fine del mese in cui è stata targata l’auto, le successive entro due anni dalla revisione precedente, entro la fine del mese in cui era stata effettuata), né sul fronte delle tariffe.